Palazzo Bonaparte

Sul luogo dell’attuale palazzo sorgeva precedentemente un fabbricato cinquecentesco con facciata affrescata di proprietà dei Baroni D’Acerno. L’edificio attuale fu realizzato da Giovanni Antonio de Rossi tra il 1658 e il 1665 per la famiglia D’Aste ed é tra le opere più importanti dell’ architetto.

Il palazzo è appartenuto ai D’Aste, ai Rinuccini e dal 1818 a Letizia Bonaparte per poi essere alienato nel 1905 a favore della famiglia Misciatelli.

Originariamente l’area occupata dal palazzo era formata da due palazzotti che vennero in parte uniti insieme per formare l’attuale edificio. Il prospetto affaccia su piazza Venezia e si compone di tre piani compresi entro interessanti cantonali arrotondati d’angolo che risolvono così il problema della continuità spaziale dell’edificio rapportata al suo intorno. Al posto del notevole portale ideato dal de Rossi, ne venne successivamente inserito uno più semplice con balconata laterale, che poco si armonizza con la decorazione delle finestre. Ogni piano si compone di cinque finestre l’uno, dove i timpani di ogni piano si differenziano per il disegno sempre diverso. Interessanti sono quelle del piano secondo, con timpani curvilinei e un leone a rappresentare il simbolo dei primi proprietari, i D’Aste. Interessante é il mezzanino del sottotetto, inserito ordinatamente entro le mensole appaiate della cornice. Un’altana con le lettere dorate dei Bonaparte, venne innalzata sulla parte posteriore dell’edificio. Un atrio notevolmente allungato, conduce alla scala ed al modesto cortile. Belle le sale del piano nobile completamente decorate ad affresco.

Gli interventi della Emme Restauro hanno interessato e sono stati finalizzati al restauro e recupero di tutte le pavimentazioni policrome del piano nobile, realizzate con graniglie e tecnica mosaicistica.

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